Paolo Fresu scrive di Petrina:
Debora Petrina è una delle artiste più originali emerse nell'ultimo decennio. Dotata di una grande capacità creativa e di una visionarietà straordinaria diviene artista tout court in un giusto e complesso equilibrio tra musica, danza e teatro.Ciò ne fa una figura inclassificabile che si tenderebbe a definire "performer" ma laddove il tentativo di classificarla si fa sfuggente e lontano.
Petrina è una artista sfuggente. Artista che rompe gli argini dell'immaginario e che si fa essa stessa idea immaginifica. Con il suo pianoforte, la sua voce visionaria e il suo essere presenza istrionica e multiemozionale. Forse Petrina è questo.
Multipla e capace di moltiplicare l'arte.
Cantante, pianista, tastierista e compositrice, Petrina è una delle rivelazioni odierne nella scena musicale italiana, e sintetizza con classe visionaria un obliquo e sensuale cantautorato con le sperimentazioni del jazz-rock d'avanguardia e dell'elettronica.
Il suo ultimo album, ''Roses of the Day'' (2015) per voce e piano, è stato prodotto da Paolo Fresu per il lancio della sua nuova etichetta dedicata alle voci, Tŭk Voice.
Il disco è stato accolto con entusiasmo non solo dalla stampa specializzata ma anche dai principali nazionali (La Repubblica, La Stampa, Il Sole24Ore, Il Fatto, Il Manifesto), che ne hanno lodato l'originalità e la freschezza. Nel disco Petrina presenta un brano scritto a quattro mani con John Cage, di cui le Edizioni Peters, New York, hanno pubblicato la partitura.
Artista a tutto tondo, spazia da una solida preparazione di pianista classica e contemporanea, con diverse prime assolute e registrazioni negli Stati Uniti, all'uso dell'elettronica e delle tastiere, alla composizione per diversi tipi di ensemble, all'uso particolare della voce e della danza, anche nell'improvvisazione.
Vincitrice di numerosi premi nazionali in qualità di cantautrice, tra cui il Premio Ciampi, Petrina ha suscitato l'entusiasmo non solo della stampa specializzata e di programmi radio e tv in Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti, ma anche di musicisti come David Byrne e John Parish, ospiti nel suo ultimo album PETRINA (AlaBianca/Warner), Elliott Sharp (ospite del precedente IN DOMA), Paolo Fresu, Sylvano Bussotti, Terry Riley e Frederic Rzewski, che hanno apprezzato il suo talento di compositrice, pianista e cantautrice.
Ha suonato a Los Angeles, Seattle, San Francisco, New York, Londra, l'Avana, Strasburgo, Berlino, Colonia, Madrid, Tokyo, collaborando con David Byrne, John Parish, Paolo Fresu, Elliott Sharp, Jherek Bischoff, Ascanio Celestini, Sylvano Bussotti, Tiziano Scarpa, Mario Brunello.
Ha registrato negli Stati Uniti e a Praga due dischi di inediti pianistici di Morton Feldman per l'etichetta americana OgreOgress (''Early and Unknown Piano Works'' e ''Morton Feldman-Barbara Monk Feldman'').
E' una dei quattro pianisti di ''Four Pianos'', album uscito nel 2013 per la Stradivarius, che raccoglie prime assolute di Sylvano Bussotti.
Ha condotto un ciclo di trasmissioni per la Rete Due della Radio della Svizzera Italiana ed è stata assistente di Karol Armitage durante la sua direzione del Festival Internazionale della Danza alla Biennale Venezia 2004.
Petrina è anche danzatrice e performer: ha danzato in progetti di coreografi internazionali (Iris Erez, Sara Wiktorowicz), e ha curato la regia di ''She-Shoe'', un solo di danza, voce, suoni e video, il cui videoclip è stato invitato all'International Dance Film Festival in Yokohama, Giappone. Ha danzato per la Biennale Venezia 2013 e collaborato con SaMPL, Sound and Computing Music, a Padova.
Ha composto la coreografia per un brano di Morton Feldman, ''Three Dances'' (inciso da lei per la prima volta, per l'etichetta americana OgreOgress), e la presenta in concerto in doppia veste di pianista e danzatrice.